Natrice dal collare (Natrix helvetica)

24.05.2020 17:31

Proseguiamo il “viaggio divulgativo” attorno ai serpenti presenti nelle Marche.

Dopo il Biacco, oggi è il turno di un altro ofide molto diffuso nella nostra regione, che spesso viene confuso con le vipere: si tratta dell’innocua e timida Natrice dal collare (o Biscia d’acqua)

Nome scientifico: Natrix helvetica (Lacépède, 1789), fino a poco tempo fa classificata come Natrix natrix . 

A tal proposito, chi vuole saperne di più su analisi filogenetiche e corologiche intorno al genere Natrix può leggere questo recente articolo scientifico: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/zsc.12417 

È un serpente di medie dimensioni (fino a 100 cm, raramente oltre i 130) che presenta una colorazione dorsale grigio-olivastra con macchie nere, mentre il ventre appare di base scuro con macchie biancastre disposte a scacchiera. Presenta inoltre, specialmente negli esemplari giovani e sub-adulti, un collare biancastro-giallognolo alla base del collo, seguito da uno nero.

Si adatta a molteplici ambienti, sia in centri urbani (parchi e giardini) che in aree naturali quali boschi e praterie, dal livello del mare fino alle zone montane, sebbene preferisca ambienti umidi con corpi idrici quali pozze, stagni, laghi e fiumi. Nelle Marche è il secondo serpente più comune, dopo il Biacco, ed è presente ovunque: diviene ovviamente più rara man mano che si sale dal piano alto-collinare a quello montano.

Attiva dalla primavera all’autunno, prevalentemente durante le ore diurne e crepuscolari, caccia attivamente pesci, anfibi e micro-mammiferi.  Per difendersi da attacchi predatori utilizza diversi metodi: produce una secrezione maleodorante, si finge morta (comportamento definito “tanatosi”: l’animale apre la bocca, si contorce e rigurgita l’ultimo pasto, anche con tracce di sangue, fino a restare esanime per alcuni minuti), imita il comportamento di minaccia assunto da un viperide (appiattendo la testa e soffiando). Quest’ultimo comportamento, associato alla livrea dorsale, la fa assomigliare ad una “vipera” con conseguente persecuzione diretta.

NB: se avete vecchie foto di questo serpente (o di esemplari "simili"), scattate nelle Marche, fatemi sapere!

[foto di Matteo Di Nicola - https://www.facebook.com/matteodinicolaphotography/]