Segnalazioni & denunce

 

Questa può sembrare una sezione del sito "scomoda": sono anch'io per il "vivi e lascia vivere", ma quando gli interessi privati calpestano diritti, norme, habitat e specie... non si può non intervenire.

Oltre a fornire esempi di lettere/segnalazioni e modelli di denuncia da inviare alle Autorità competenti, ho selezionato alcune delle lettere che personalmente o in collaborazione con colleghi ho inviato al Ministero dell'Ambiente e alla Commissione Europea segnalando infrazioni e violazioni del Diritto Comunitario (...e si tratta sempre di casi andati a buon fine!).

Contattatemi se siete a conoscenza di situazioni a rischio per habitat e specie e se avete bisogno di eventuali consigli: le norme, per quanto a maglie larghe, ci sono e tutelano sia gli interessi di chi vuole legittimamente realizzare un progetto/piano, sia la diversità biologica e fisica dei nostri ecosistemi. 

MODELLI DI SEGNALAZIONI E DENUNCE

 

Nei casi in cui un'Amministrazione pubblica o un ditta privata mettano in atto azioni e interventi a danno di habitat e specie tutelati dalle normative europee ed italiane (nel caso specifico la Direttiva 92/43/CEE, il DPR n. 357/1997 e il Codice Penale), dopo aver accertato l'accaduto o quanto si paventa possa accadere sulla base di progetti e piani, è possibile intervenire segnalando il fatto alle autorità competenti: Comune, Provincia, Regione, Ministero dell'Ambiente e Commissione Europea.

 

 Qu esto  è un modello di esposto-segnalazione (predisposto dalla Commissione Conservazione della Societas Herpetologica Italica) per eventuali danni a specie/habitat all'interno dei siti della Rete Natura 2000, ovvero SIC e ZPS.

La recente approvazione del D.Lvo n. 121/2011 ha introdotto il reato di "Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette " e quello di "Distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto", pertanto, il modello deve essere completato da queste importanti diciture:

--> nel caso di danni a specie:

"Qualora il fatto non costituisca un più grave reato, chi uccide, distrugge, cattura, preleva e/o detiene esemplari dii specie animali/vegetali protette è sanzionato penalmente ai sensi dell'art. 727-bis del C.P.; se il reato è commesso da un Ente o da un'Azienda la sanzione pecuniaria è moltiplicata per 250 volte".

--> nel caso di danni all'habitat:

"Qualora il fatto non costituisca un più grave reato, chi distrugge o deteriora habitat all'interno di un sito protette è sanzionato penalmente ai sensi dell'art. 733-bis del C.P.; se il reato è commesso da un Ente o un'Azienda la sanzione è moltiplicata da 150 a 250 volte con importo fissato, di volta in volta, dal giudice".

 

Questo, invece, è un modello di esposto-segnalazione (sempre predisposto dalla C.C. della SHI) relativo a danni potenziali/attuali su specie tutelate dalla Direttiva 92/43/CEE che avvengono al di fuori dei siti della Rete Natura 2000. Anche in questo caso è necessario integrare l'esposto con questa dicitura:

"Qualora il fatto non costituisca un più grave reato, chi uccide, distrugge, cattura, preleva e/o detiene esemplari dii specie animali/vegetali protette è sanzionato penalmente ai sensi dell'art. 727-bis del C.P.; se il reato è commesso da un Ente o da un'Azienda la sanzione pecuniaria è moltiplicata per 250 volte".

 

Nei casi più gravi, dopo aver raccolto la documentazione necessaria (copie di piani, progetti, relazioni tecniche, osservazioni tecniche prodotte, lettere inviate per segnalare i danni, ecc.), conviene rivolgersi direttamente alla Commissione Europea bypassando gli enti locali (comuni, province, regioni), che spesso ignorano la preziosa diversità biologica dei propri territori, o le lungaggini amministrative legate all'avvio del procedimento giudiziario.

Qui trovate il modello da compilare per la segnalazione-denuncia alla Commissione: sembra "complesso" da compilare, ma non è così. E' più difficile andare a raccogliere la documentazione e gli atti che saranno allegati alla denuncia: provare per credere!

Dimenticavo di dirvi che i risultati si ottengono in poco tempo perchè gli uffici di Bruxelles sono molto rapidi nell'istruire la pratica e nell'aprire procedure di infrazione (come, ad esempio, Lettera Lido Azzurro_2007.pdf (375,1 kB)), quindi... al lavoro!

 

Per eventuali consigli e informazioni, ovviamente per quanto nelle mie competenze e conoscenze, resto a completa disposizione.

 

Tutela dell'erpetofauna dell'area ex Lido Azzurro - Marcelli di Numana (AN)

 

Vi riporto la lettera che ho inviato alle Autorità nazionali ed europee per la tutela di un'area umida residua ubicata in quella che è diventata una lottizzazione (ex "Lido Azzurro", poi "La fortezza").

La procedura di infrazione, aperta con il caso n. 2008/4110 dalla Commissione Europea, paventava una multa milionaria per i soggetti pubblici e privati coinvolti nelle procedure amministrative: grazie al successivo progetto di mitigazione e compensazione, redatto da un gruppo di tecnici coordinati dal Parco del Conero (e anche con la collaborazione del sottoscritto), il caso è stato chiuso positivamente. Non resta che monitorare nel tempo le azioni e gli interventi messi in atto.

 

Tutto è nato "grazie" a questa lettera e... alla presenza del Rospo smeraldino (e non solo):  Lettera Lido Azzurro_2007.pdf (375,1 kB)

 

Tutela della migrazione riproduttiva di Salamandrina perspicillata  del Monte Nerone (Pesaro-Urbino)

 

Per smuovere - è proprio il caso di scriverlo - le acque stagnanti della pubblica amministrazione, è stata preparata assieme all'amico e collega Andrea Pellegrini e e inviata alle Autorità nazionali ed Europee una lettera di segnalazione che ha permesso di attivare una bella iniziativa di tutela di una popolazione di Salamandrina perspicillata del Monte Nerone, nell'entroterra pesarese. L'area, peraltro, ricade all'interno di un sito della Rete Natura 2000 ed è, quindi, doppiamente interessato dalle normative di tutela di habitat e specie di importanza comunitaria.

Dalla missiva, cui è seguita la pronta risposta della Commissione Europea e del Ministero dell'Ambiente per sollecitare l'intervento degli Enti competenti (Provincia e Comunità Montana), è nato poi un progetto pluriennale di tutela e monitoraggio.

Qui  e  qui  trovate la parte "scientifica" dell'iniziativa, mentre questo link vi riporta ad alcune iniziative divulgative realizzate in collaborazione con il WWF Marche.

 

Ecco la lettera che ha "scatenato" il tutto ed è relativa, lo ricordo, ad una specie animale tutelata dalla Direttiva 92/43/CEE e dal DPR 357/1997: Lettera Salamandrina_2007.pdf (98 kB)

 

PS: un ringraziamento doveroso per i volontari dell'associazione La Lupus in Fabula che annualmente organizzano il "Salamandrina-day".

Di cosa si tratta? Date un'occhiata  qui   e   qui   e... partecipate anche voi alla prossima edizione dell'iniziativa!