Cervone (Elaphe quatuorlineata)
È tra i serpenti italiani più belli e, sicuramente, quello che raggiunge le dimensioni maggiori. In Abruzzo viene portato in “processione”, assieme alla statua di un santo; altrove viene considerato il serpente “mungi-vacche”, per questa sua improbabile golosità. Forse avete già capito a chi mi riferisco: il Cervone.
Nome scientifico: Elaphe quatuorlineata (Lacépède, 1789)
Colubride dal corpo slanciato, può raggiungere i 250 cm di lunghezza sebbene raramente superi i 200. La colorazione dorsale in fase giovanile presenta una base grigia con un pattern a macchie nere, mentre da adulto è marroncina con quattro linee longitudinali nere. Il ventre è più chiaro, sul giallognolo.
Prevalentemente diurno, predilige ambienti caldi, di macchia mediterranea, boschi termofili e fasce ecotonali: nelle Marche abbiamo poche segnalazioni ricadenti, perlopiù, in ambiente collinare e pedemontano.
Abile arrampicatore, spesso lo si può trovare nelle sommità di cespugli ed arbusti intento a termoregolare o a cacciare uova e nidiacei; si nutre anche di piccoli mammiferi e altri rettili.
In zone rurali è associato a “racconti” privi di fondamento, come quella legata alla sua presunta predilezione per il latte vaccino (tanto da essere localmente chiamato “serpente mungi-vacche”). Il suo carattere docile, nonostante le ragguardevoli dimensioni, lo ha reso protagonista inconsapevole di una “festa” che si svolge ogni anno in un paesino abruzzese, Cocullo: per saperne di più sul “rito dei serpari” potete leggere questo articolo https://abruzzoturismo.it/it/festa-dei-serpari-cocullo-aq .
NB: se avete vecchie foto di questo serpente (o di esemplari "simili"), scattate nelle Marche, fatemi sapere!
[foto di Matteo Di Nicola - https://www.facebook.com/matteodinicolaphotography/ ]